Espanyol, è febbre da derbyObiettivo: superare il Barça
Sabato sera, nella Liga spagnola, andrà in scena allo stadio Montjuic la sfida tra le due squadre di Barcellona. I Periquitos, finalisti nell'ultima coppa Uefa, sono quarti e in gran forma: se vinceranno, ci sarà il sorpasso in classifica sui "cugini
De la Pena e Xavi lottano durante un derby dello scorso campionato. Reuters
BARCELLONA (Spa), 28 novembre 2007 - Tutti all’assalto del Barcellona, per la Champions e per la storia. L’appuntamento è già fissato: sabato sera, ore 22, Estadi Olímpic Lluís Companys di Montjuïc. L’Espanyol chiama a raccolta i propri tifosi in vista del derby."Un Derby de Bandera", come viene definito su uno dei cartelloni pubblicitari che tappezzano in questi giorni il centro della città catalana: sotto la scritta si vedono i giocatori abbracciati sul prato dell’Hampden Park, circondati da centinaia di bandiere, prima della finale Uefa persa con il Siviglia solo ai rigori.
PERIODO D'ORO - I Periquitos stanno vivendo un momento assolutamente favorevole: sono quarti nella Liga, in piena zona Champions, e nelle ultime sei partite hanno collezionato 3 vittorie (battuto anche il Real) e 3 pareggi. I “cugini”, più ricchi e pieni di fuoriclasse, hanno incontrato qualche difficoltà e non stanno attraversando un momento particolarmente brillante: sono solo due i punti di distacco e quindi l’occasione per l’Espanyol di centrare il sorpasso si preannuncia ghiottissima. E’ iniziato il conto alla rovescia e la macchina organizzativa si è già messa in moto. Non solo foto e manifesti per risvegliare l’orgoglio dei tifosi: è stato confezionato un video, visibile sul sito della società e inviato via e-mail a tutti i soci, in cui scorrono le immagini dei gol più belli della storia dell’Espanyol e ci sono gli interventi dei giocatori della rosa più rappresentativi.
VIETATO FALLIRE - "Il derby non è una partita qualunque. E’ la Partita", annuncia il bomber Raul Tamudo. "E’ un sentimento che cominci a provare fin da bambino", continua Ferran Corominas. "E’ un appuntamento con la storia, una passione", sottolineano Dani Jarque e Pablo Zabaleta. "E’ la partita che la nostra gente attende", s’accalora Luis Garcia. Per concludere tutti assieme: "Non possiamo mancare". Per una volta, insomma, tocca a chi va in campo caricare al massimo i propri sostenitori: solo trasformando Montjuïc in una bolgia e spingendo tutti nella stessa direzione si può sperare di fare uno scherzetto al Barcellona. Senza dimenticare quello che è successo lo scorso anno: vittoria dell’Espanyol all’andata, rocambolesco 2-2 al ritorno nella penultima giornata, con i blaugrana in vantaggio grazie a un gol di mano di Messi e beffati nella corsa verso al titolo da un diagonale di Tamudo proprio all’ultimo minuto...
De la Pena e Xavi lottano durante un derby dello scorso campionato. Reuters
BARCELLONA (Spa), 28 novembre 2007 - Tutti all’assalto del Barcellona, per la Champions e per la storia. L’appuntamento è già fissato: sabato sera, ore 22, Estadi Olímpic Lluís Companys di Montjuïc. L’Espanyol chiama a raccolta i propri tifosi in vista del derby."Un Derby de Bandera", come viene definito su uno dei cartelloni pubblicitari che tappezzano in questi giorni il centro della città catalana: sotto la scritta si vedono i giocatori abbracciati sul prato dell’Hampden Park, circondati da centinaia di bandiere, prima della finale Uefa persa con il Siviglia solo ai rigori.
PERIODO D'ORO - I Periquitos stanno vivendo un momento assolutamente favorevole: sono quarti nella Liga, in piena zona Champions, e nelle ultime sei partite hanno collezionato 3 vittorie (battuto anche il Real) e 3 pareggi. I “cugini”, più ricchi e pieni di fuoriclasse, hanno incontrato qualche difficoltà e non stanno attraversando un momento particolarmente brillante: sono solo due i punti di distacco e quindi l’occasione per l’Espanyol di centrare il sorpasso si preannuncia ghiottissima. E’ iniziato il conto alla rovescia e la macchina organizzativa si è già messa in moto. Non solo foto e manifesti per risvegliare l’orgoglio dei tifosi: è stato confezionato un video, visibile sul sito della società e inviato via e-mail a tutti i soci, in cui scorrono le immagini dei gol più belli della storia dell’Espanyol e ci sono gli interventi dei giocatori della rosa più rappresentativi.
VIETATO FALLIRE - "Il derby non è una partita qualunque. E’ la Partita", annuncia il bomber Raul Tamudo. "E’ un sentimento che cominci a provare fin da bambino", continua Ferran Corominas. "E’ un appuntamento con la storia, una passione", sottolineano Dani Jarque e Pablo Zabaleta. "E’ la partita che la nostra gente attende", s’accalora Luis Garcia. Per concludere tutti assieme: "Non possiamo mancare". Per una volta, insomma, tocca a chi va in campo caricare al massimo i propri sostenitori: solo trasformando Montjuïc in una bolgia e spingendo tutti nella stessa direzione si può sperare di fare uno scherzetto al Barcellona. Senza dimenticare quello che è successo lo scorso anno: vittoria dell’Espanyol all’andata, rocambolesco 2-2 al ritorno nella penultima giornata, con i blaugrana in vantaggio grazie a un gol di mano di Messi e beffati nella corsa verso al titolo da un diagonale di Tamudo proprio all’ultimo minuto...